Una corte d’appello dell’Illinois ha rifiutato l’approvazione emanata dalla Commissione per il Commercio dell’Illinois (ICC) che avrebbe consentito l’espansione della capacità dell’oleodotto Dakota Access fino a 1,1 milioni di barili al giorno.
La Dakota Access Pipeline (DAPL) può trasportare circa 570.000 barili al giorno (bpd) di petrolio greggio dal North Dakota al Midwest, anche se la società ha dichiarato ad agosto di aver completato un’espansione per raggiungere una capacità di 750.000 barili al giorno.
L’oleodotto fuori dal bacino di Bakken shale del Nord Dakota era stato fonte di grandi controversie prima del suo completamento nel 2017. Gli oppositori hanno affermato che la sua costruzione ha distrutto manufatti sacri e rappresentava una minaccia per l’inquinamento del lago Oahe, un importante approvvigionamento di acqua potabile, e del grande fiume Missouri.
La decisione ha consentito al gasdotto di continuare a funzionare almeno fino al completamento di una revisione ambientale federale, un processo che dovrebbe durare fino a marzo 2022.
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