Trans Adriatic Pipeline (TAP) AG ha completato con successo la costruzione dei 105 km della sezione offshore del gasdotto attraverso il Mare Adriatico, avvenuta con l’installazione offshore di tubi da 36 pollici da parte di Castoro Sei, la nave semisommergibile posatubi di Saipem, il collegamento “fuori acqua” con la sezione precedentemente posata in prossimità della costa albanese, nonché il test idraulico della condotta che ne ha verificato la sicurezza e l’efficienza in vista dell’avvio della fase operativa.
Le attività per collegare le coste italiana e albanese sono iniziate a metà gennaio 2020, con i tubi saldati e testati a bordo di Castoro Sei e poi posati in continuo sul fondo del mare Adriatico a partire dalle coste italiane verso l’Albania.
A fronte della pandemia da Covid 19 in atto, TAP e Saipem – si legge in una nota – hanno implementato una vasta gamma di rigorose misure sanitarie e organizzative, al fine di proteggere la salute e la sicurezza di tutti i lavoratori coinvolti.
Per Luca Schieppati, Managing Director di TAP, “il completamento della sezione offshore del gasdotto è un’altra pietra miliare sulla strada del completamento del nostro progetto. Una volta operativo, TAP porterà in Europa una nuova fonte di gas naturale, supportando la decarbonizzazione, la sicurezza energetica e la diversificazione delle fonti di approvvigionamento. Sono orgoglioso che queste attivita’ tecnicamente complesse siano state condotte in linea con i più alti standard di salute e sicurezza”.
John Haynes, direttore del progetto TAP, ha aggiunto: “Questi sono tempi senza precedenti per tutti e l’industria dell’energia è impegnata in un delicato atto di bilanciamento: gestire le operazioni sul campo con estrema cura, continuando nel contempo a fornire l’energia necessaria per le nostre case e imprese. Il progetto TAP è ora completo per oltre il 95% e non vediamo l’ora di tagliare il traguardo entro la fine di quest’anno”.
Circa 9.000 tubi del diametro di 36 pollici sono stati usati per la sezione offshore di TAP, per un peso totale di circa 100.000 tonnellate. Le tubature sono state posate sul fondo del mare Adriatico: 25 km nelle acque territoriali italiane, 43 km nelle acque internazionali e 37 km nelle acque territoriali albanesi. Il punto più profondo della condotta è a circa 810 metri sotto il livello del mare. Il Castoro Sei di Saipem ha posato una media di 1,2 km di tubi al giorno, raggiungendo un picco di 2,8 km in un solo giorno.