Entro il 2022 la rete di condotte gestita da Italgas sarà completamente digitalizzata, e quindi pronta per ricevere e gestire qualsiasi tipo di gas.
Lo ha dichiarato Paolo Gallo, Amministratore delegato dell’azienda italiana che gestisce il network nazionale di distribuzione del metano, nel corso di un’intervista a Repubblica Tv.
“Oggi il gas riveste un ruolo molto importante in tutta Europa, rispondendo al 60% della domanda globale di energia, e in Italia il suo ‘peso’ è ancora maggiore se consideriamo che il 92% delle abitazioni private del Paese è direttamente collegato alla rete del metano”.
Un ruolo che, secondo Gallo, crescerà ancora nei prossimi anni con il progredire della transizione energetica: “Solo con un’infrastruttura efficiente e capillare saremo in grado di rispondere alla sempre maggiore necessità di flessibilità, che diventerà davvero un elemento fondamentale con lo sviluppo delle rinnovabili, che non sono flessibili per natura”.
Ma per portare la rete di distribuzione nel futuro è necessario uno sforzo importante in tema di sviluppo tecnologico, che Italgas sta implementando su più fronti: “Abbiamo adottato una nuova tecnologia americana che ci consente di rilevare, con una maggiore efficacia rispetto al passato, tutte le eventuali fuoriuscite di gas delle tubazioni, una capacità fondamentale per migliorare le performance sia in termini di sicurezza che di tutela dell’ambiente”.
Un altro aspetto fondamentale, in tema di tecnologia, riguarda poi la digitalizzazione della rete e dei processi: “E’ un percorso che abbiamo avviato puntando sull’hardware ma anche sulle competenze dei nostri addetti. L’Italia da questo punto di vista è all’avanguardia a livello europeo e forse anche mondiale. Tutti – ha assicurato Gallo – guardano a noi per capire come un’azienda tradizionale (con oltre 180 anni di storia) abbia saputo innovarsi. La digitalizzazione della rete, che porteremo a termine alla fine del prossimo anno, è un aspetto fondamentale anche nell’ottica della transizione energetica: quando infatti il network del gas trasporterà non più soltanto metano ma anche biometano e, in un secondo momento, idrogeno, sarà essenziale sapere sempre in tempo reale cosa sta effettivamente passando in ogni condotta. E questo sarà possibile solo avendo un network completamente digitalizzato”.
Concentrandosi poi sui ‘gas del futuro’, Gallo ha assicurato che “alla fine del decennio il biometano soddisferà oltre il 10% della domanda italiana di gas, e nel decennio successivo si affermerà sempre di più anche l’idrogeno verde. A questo appuntamento la nostra rete si farà trovare pronta per distribuire in sicurezza questi prodotti, contribuendo al consolidamento della transizione energetica e al raggiungimento degli obbiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 stabiliti per il 2050”.