Le competenti autorità dello stato americano del Minnesota, e in particolare la Minnesota Pollution Control Agency, nei giorni scorsi hanno dato il loro ‘via libera’ definitivo alla sostituzione delle condotte dell’oleodotto Line 3 di Enbridge Energy, consentendo così alla compagnia di iniziare le attività di costruzione nell’ambito di un progetto che vale circa 2,6 miliardi di dollari.
Quello appena arrivato, che segue l’ok del genio militare dell’Esercito USA e della Public Utilities Commission del Minnesota, è l’ultimo passaggio autorizzativo di un processo durato molti anni, che ha impegnato Enbridge – basata a Calgary, nello stato canadese dell’Alberta – anche in diverse battaglie giudiziarie.
“La costruzione della nuova pipeline può adesso iniziare” ha dichiarato Juli Kellner, portavoce di Enbridge, in una nota ufficiale diramata dalla società canadese. Per il momento non sono state annunciate le tempistiche precise di avvio dei lavori, ma la stessa Enbridge ha assicurato che tutto partirà a breve: nelle lettere di avviso inviate il mese scorso ai proprietari dei terreni attraversati dall’oleodotto, l’azienda di Calgary aveva infatti riferito che i lavori sarebbero iniziati indicativamente attorno al 30 novembre, e che sarebbero durati circa 9 mesi.
Kellner, ricordando che questa svolta il è punto di arrivo di un lungo processo di revisione del progetto, durato 6 anni, ha assicurato che “la costruzione della Line 3 porterà importanti benefici economici alle contee interessate, alle piccole attività economiche locali e alle comunità di nativi americani grazie ai posti di lavoro generati, alla spesa che verrà effettuata sul territorio e alle tasse che verranno pagate a favore delle amministrazioni locali”.
Resta comunque molto accesa l’opposizione a quest’opera da parte di alcune comunità locali, specialmente quelle dei nativi americani della regione che temono un impatto negativo a livello ambientale, ma Enbridge ha sostenuto che sostituire un oleodotto costruito nel 1960, ormai deteriorato e in grado di lavorare soltanto alla metà della sua capacità originaria, è il miglior modo per proteggere l’ambiente e contemporaneamente soddisfare la domanda energetica della regione. Inoltre, per placare i timori di un potenziale rischio di contagio derivante dalla concentrazione di personale che si avrà nelle aree di avvio dei lavori dell’opera, la compagnia ha anche assicurato di aver adottato tutti i più stringenti protocolli sanitari contro il coronavirus.
L’oleodotto Line 3 inizia in Albera e attraversa il Nord Dakota e il Minnesota, per arrivare fino al terminal gestito da Enbridge a Superior, nel Wisconsin. La sostituzione delle vecchie condotte è già stata completata in Canada, Nord Dakota e Winsconsin: mancano solo le 337 miglia del Minnesota, su cui ora la società potrà intervenire grazie al definitivo via libera ottenuto nei giorni scorsi.