A meno di due anni dalla sua scoperta nelle profonde acque della Costa d’Avorio, il giacimento di Baleine ha ora avviato la sua produzione di petrolio e gas.
Si tratta non solo della più grande scoperta di idrocarburi nel bacino sedimentario della Costa d’Avorio ma anche del primo progetto di produzione a zero emissioni (Scopo 1 e 2) in Africa. Una vera pietra miliare per Eni e il partner Petroci.
Nel corso della prima fase la produzione avverrà attraverso la FPSO Baleine, settata per poter trattare fino a 15.000 bbl/d di petrolio e circa 25 Mscf/d di gas associato.
La seconda fase, invece, è prevista entro la fine del 2024 e vedrà la produzione del giacimento aumentare sino a 50.000 bbl/d di olio e circa 70 Mscf/d di gas associato. Numeri destinati ad aumentare ancora una volta raggiunta la terza fase (circa 150.000 bbl/d di petrolio e circa 200 Mscf/d).
Tutta la produzione di gas dal giacimento di Baleine, sia di questa fase di sviluppo che delle prossime, sarà consegnata a terra tramite un gasdotto di nuova costruzione e permetterà al Paese di soddisfare il mercato domestico di elettricità, consolidando l’accesso all’energia, e rafforzare il suo ruolo di hub energetico regionale per i Paesi confinanti.
Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni, ha commentato: “L’avvio di Baleine è una pietra miliare nelle attività di Eni. Partendo da uno straordinario successo esplorativo abbiamo raggiunto un time to market leader nel settore a meno di 2 anni dalla dichiarazione di scoperta commerciale. Questo risultato rappresenta i principi fondamentali della nostra strategia, che comprende il pionieristico progetto net-zero dell’Africa, lo sviluppo accelerato, la fornitura di gas al mercato locale e la promozione di una transizione giusta”.