E’ stato immesso il ‘first gas’ nel tratto centrale della Cina-Russia East pipeline, nuovo gasdotto in fase di costruzione che, alimentandosi dal Power of Siberia, trasporterà il gas russo verso sud, fino alla regione Beijing-Tianjin-Hebei, nella Cina settentrionale.
La nuova condotta, nel suo complesso, avrà una lunghezza di 1.110 km e trasporterà in una regione tra le più inquinate di tutta la Repubblica Popolare – dove peraltro è ubicato oltre un quarto di tutta la capacità produttiva dell’industria siderurgica nazionale – 27 milioni di metri cubi al giorno di gas in più (come ha rivelato recentemente la compagnia statale China Oil & Gas Piping Network Corp – PipeChina) contribuendo così a ridurre lo smog grazie ad un maggior impiego del metano in sostituzione di combustibili maggiormente inquinanti.
Il primo tratto della Cina-Russia East pipeline, quello più a nord, è entrato ufficialmente in attività nel dicembre 2019 e fino ad oggi ha già trasportato 4 miliardi di metri cubi di gas, mentre ora è diventato operativo anche il secondo tratto, quello centrale appunto, che parte dalla città di Changling, nell’area di Jilin, e arriva fino a Yongqing, nel Hebei. Inoltre, questo tratto dell’infrastruttura si connetterà con altri gasdotti già esistenti nell’area e anche con i nuovi siti di stoccaggio del metano che dovrebbero essere realizzati a Dalian, Tangshan e Liaohe. La costruzione dell’ultima parte della pipeline, quella meridionale che raggiungerà Shanghai, è iniziata invece lo scorso luglio.
Una volta che sarà stato completato in tutta la sua lunghezza, prevedibilmente entro il 2025, il nuovo gasdotto consentirà di distribuire sul mercato di questa regione cinese fino a 38 miliardi di metri cubi di gas russo ogni anno.