Una volta completato, il Gasdotto Nord-Orientale Argentino (GNEA) sarà in grado di trasportare altri 3 milioni di metri cubi di gas naturale. La decisione di riprendere i lavori è stata pubblicata nei giorni scorsi, dopo la visita del presidente Alberto Fernández nella provincia di Formosa.
L’opera, che è stata abbandonata alla fine del 2015 dal precedente governo, prevede di portare gas naturale nelle province di Misiones, Formosa e Corrientes, che da anni aspettano quest’infrastruttura per incrementare la produzione industriale.
L’Argentina Energy Integration Company (IEASA) ha ripreso la riprogrammazione dei lavori di costruzione e il budget che i lavori richiederanno per portare a termine una volta per tutte il gasdotto GNEA, che consentirà di importare gas naturale dalla Bolivia per distribuirlo nelle province di quella regione.
Il tratto di gasdotto mancante rappresenta il 12% del totale, oltre alle necessarie opere complementari, che richiederanno la progettazione di un nuovo bando pubblico come quello lanciato nel 2017 e che è stato infine ritirato.
Il lavoro, secondo stime preliminari, richiederebbe un investimento totale di 130 milioni di euro, che potrebbe aumentare a seconda dello stato dei tubi abbandonati lungo il tracciato del gasdotto.
Una volta completato, questa pipeline sarà in grado di trasportare altri 3 milioni di metri cubi a quelli già trasportati dal gasdotto settentrionale, sebbene questo volume aggiuntivo possa essere aumentato a 10 milioni di metri cubi con l’installazione di impianti di compressione come previsto nel progetto.
Fonti ufficiali hanno confermato che il Ministro dello sviluppo produttivo, Matías Kulfas, ha incaricato la società argentina di integrazione energetica (IEASA), ex Enarsa, di “intraprendere rapidamente tutte le azioni per riavviare i lavori”.
L’Istituto di energia argentino (IAE) dopo aver appreso la notizia, ha già fatto sapere che il governo nazionale deve elaborare nuovamente le offerte per procedere a completare la costruzione del gasdotto GNEA, considerando che la sua realizzazione è essenziale per l’importazione del gas boliviano e quindi completare l’integrazione nel mercato argentino.