“I nostri risultati del primo trimestre riflettono l’impatto delle violente tempeste invernali nelle regioni della costa centrale e del Golfo e della pandemia“, ha affermato Greg Garland, Presidente e CEO di Phillips 66.
Dopo un disastroso 2020, la tendenza continua anche nel primo trimestre del 2021. Tra le cause di questa tendenza negativa ci sono la scarsa operatività degli impianti durante l’inverno che operavano a una capacità compresa tra il 50 e 70%, rispetto al 90% programmato. Inoltre le raffinerie sono state colpite anche dalla minore domanda globale di prodotti petroliferi a causa della pandemia COVID-19.
Attualmente Phillips 66 possiede 13 raffinerie con una capacità di 2.2 milioni di barili al giorno e 24.000 km di gasdotti.