Il primo gas naturale di origine azera è arrivato in Italia, attraverso il nuovo gasdotto TAP (Trans Adriatic Pipeline), lo scorso 31 dicembre.
Lo ha annunciato con una nota ufficiale TAP AG, la società – partecipata da BP (20%), SOCAR (20%), Snam (20%), Fluxys (19%), Enagás (16%), e Axpo (5%) – che gestisce l’infrastruttura, spiegando che “a seguito dell’inizio delle operazioni commerciali, lo scorso 15 novembre, il gas proveniente dall’Azerbaijan è iniziato a fluire fisicamente lungo il Trans Adriatic Pipeline (TAP) verso l’Europa. Le prime molecole di gas hanno raggiunto in giornata (il 31 dicembre 2020; ndr) sia la Grecia e la Bulgaria, attraverso il punto di interconnessione con la rete DESFA a Nea Mesimvria, sia l’Italia, attraverso il punto di interconnessione tra TAP e Snam Rete Gas (SRG) a Melendugno”.
Soddisfatto Luca Schieppati, Managing Director TAP, che ha commentato: “Questa è una giornata storica per il nostro progetto, per i Paesi che ci ospitano e per l’intero settore energetico europeo. TAP è ora parte integrante della rete di distribuzione del gas del continente e contribuisce significativamente alla transizione energetica in atto. Offriamo un servizio di trasporto diretto, sicuro e a costi competitivi lungo la nuova rotta del Corridoio Meridionale del Gas, che attraverso i Paesi del sud est europeo raggiunge tutto il continente”. “L’inizio delle forniture fisiche di gas costituisce una pietra miliare per il mercato energetico europeo” ha aggiunto Marija Savova, Direttore Commerciale TAP. “Siamo pronti per offrire ai nostri shipper un servizio di fornitura affidabile nei prossimi mesi e anni, e allo stesso tempo guardiamo già avanti al lancio della seconda fase nel market test in estate, che consentirà la futura espansione di TAP, raddoppiando la capacità di trasporto del gasdotto fino a 20 miliardi di metri cubi annui”.