Nell’ambito di una risoluzione adottata ieri, in risposta all’arresto dell’oppositore russo Alexei Navalny, il Parlamento Europeo ha chiesto ai Paesi membri dell’UE di inasprire le sanzioni contro la Russia, a partire da un blocco immediato, totale e definito del nuovo gasdotto Nord Stream 2.
Nella risoluzione, approvata con 581 voti favorevoli, 50 contrari e 44 asseti, i parlamentari di Strasburgo chiedono un impegno dei Paesi europei a “rafforzare significativamente le misure restrittive dirette nei confronti della Russia”, e specialmente verso quei soggetti, “individui o entità legali” coinvolti nella decisione di arrestare Alexei Navalny. Sanzioni dovrebbero essere imposte anche nei confronti degli oligarchi legati al regime di Putin, e membri dei circoli vicini al Presidente russo e ai media che fanno propaganda a favore della Russia, che possiedono beni in Europa e che al momento possono viaggiare liberamente all’interno dell’UE.
Più nel dettaglio, la risoluzione chiede che vengano rivisti i progetti di cooperazione economica con la Russia, a partire dal progetto del Nord Stream 2, di cui viene chiesto “il blocco immediato del suo completamento”.
I parlamentari auspicano inoltre, alla luce delle posizioni della nuova amministrazione americana, un rafforzamento dei rapporti atlantici per proteggere la democrazia e i diritti fondamentali contro i regimi autoritari, e infine chiedono l’immediato rilascio di Alexei Navalny e delle altre persone arrestate insieme a lui.