La major americana Chevron, insieme ad altri partner, investirà 235 milioni di dollari per realizzare una nuova rete di gasdotti destinati a trasportare il metano estratto dai maxi-giacimenti offshore di Israele fino al confine con l’Egitto.
A rivelarlo è l’agenzia Bloomberg, secondo cui i soci dei due principali giacimenti, il Leviathan e il Tamar (tra cui c’è la stessa Chevron, che ha ricevuto in dote quote di entrambi quando ha rilevato la connazionale Noble Energy) hanno siglato un accordo in base al quale Israel Natural Gas Lines è stata incaricata di posare nuove pipeline ed espandere alcune di quelle esistenti. In particolare verranno realizzate nuove condotte che partiranno dalle città costiere israeliane di Ashdod e Ashkelon per arrivare fino al confine con la striscia di Gaza. Grazie a questa nuova infrastruttura e alle altre linee già attive, i partner del progetto stimano di poter consegnare in Egitto 7 miliardi di metri cubi di gas all’anno.
Il costo del nuovo gasdotto sarà di circa 228 milioni di dollari, mentre il potenziamento delle condotte esistenti richiederà circa 7 milioni di dollari, per un investimento totale stimato in 235 milioni, il 56% dei quali verranno erogati direttamente dalle major coinvolte, mentre la parte restate sarà sostenuta da Israel Natural Gas Lines.
Da parte sue l’Egitto intende esportare verso l’Europa sia il gas in arrivo da Israele sia quello estratto dal suo maxi-giacimento offshore Zohr (scoperto e operato dall’Eni), informa di GNL.