Il presidente del Perù Martin Vizcarra durante la presentazione dei progetti a cui il Governo darà avvio nel 2020, ha affermato che avranno una maggiore preferenza quelli inerenti all’area energetica.
“Il progetto Sette Regioni è di grande importanza perché l’espansione della rete di gas naturale migliorerà la qualità di vita dei cittadini” ha commentato il presidente all’inizio della suddetta presentazione.
Nonostante le ingenti riserve di gas naturale, calcolate in circa 15,1 TCF, con l’attuale infrastruttura, solo il 2% del gas naturale è destinato all’uso domestico, mentre il 63% alimenta le centrali termoelettriche mentre le industrie assorbono il 22%.
In questa prima fase del progetto, i cittadini che per la prima volta usufruiranno del gas naturale nelle proprie case saranno circa 500.000, che si sommeranno agli altri quattro milioni che giá dispongono di questo servizio.
Con un investimento stimato di 300 milioni di euro, quindi, lo Stato peruviano lancia la gara d’appalto per la progettazione, costruzione, messa in funzione e manutenzione del nuovo gasdotto per fornire gas naturale alle sette regioni che ancora oggi non sono collegate al mega giacimento di Camisea.
Da un punto di vista geografico il nuovo progetto coinvolge il centro sud del paese sudamericano, composto dalle regioni di Ucayali, Junin, Huancavelica, Ayacucho, Apurimac, Cusco e Puno.
La capacità del nuovo gasdotto sarà di 8 milioni di piedi cubi e, in base alle informazioni fornite dal Ministero di Energia del Peru, una delle imprese più accreditate a finanziare questo progetto è il Gruppo Energia Bogotà (GBE), una impresa che in Colombia amministra una rete di gas 4.000 km di lunghezza.