Il Governo indiano sta semplificando la schema di tariffazione delle pipeline, per rendere il gas più competitivo a livello di costi (con l’obbiettivo di spingere l’utilizzo di questo combustibile a discapito di altri più inquinanti e portarlo dall’attuale 6% al 15% dell’energy mix nazionale) e attrarre investimenti esteri finalizzati alla costruzione delle nuove infrastrutture energetiche di cui il Paese ha bisogno.
E’ quanto dichiarato nei giorni scorsi – e riportato dalla Reuters – dal ministro indiano del Petrolio Dharmendra Pradhan.
Il nuovo sistema di tariffazione dovrebbe aiutare a creare un mercato nazionale unico del gas in India e attrarre quindi i capitali esteri necessari al completamento del network nazionale di gasdotti e al miglioramento della sua accessibilità.
Secondo lo stesso ministro indiano, infatti, l’attuale modallo di tariffe regionale per le pipeline genera un maggior costo di trasporto del gas e ha inibito lo sviluppo di un mercato nazionale, ostacolando anche lo sviluppo della domanda di metano nei centri più remoti del Paese.
L’India, che è il quarto importatore mondiale di GNL, sta investendo circa 60 miliardi di dollari per rafforzare la propria infrastrutture dal gas, con interventi sulla rete di pipeline e con la costruzione di nuovi terminal per l’import di gas naturale liquefatto.