Dopo oltre 10 anni di sospensioni e ritardi, dovrebbero finalmente iniziare a breve i lavori di costruzione del nuovo oleodotto Keystone XL che, una volta ultimato, dovrebbe consentire di trasportare 830.000 barili di greggio al giorno dalla regione canadese dell’Alberta fino al Midwest degli Stati Uniti.
L’intera opera, lunga quasi 2.000 km, ha un costo stimato di 8 miliardi di dollari e TC Energy Corp, la società incaricata di realizzare il progetto, ha annunciato di aver ottenuto un finanziamento da 1,1 miliardi di dollari dal Governo locale dell’Alberta: fondi sufficienti a coprire le spese relative all’intero anno 2020 e quindi a consentire l’avvio della prima fase dei lavori. Il Governo dell’Alberta ha fornito il capitale necessario sottoscrivendo una quota azionaria della nuova pipeline, mentre i restanti 6,9 miliardi di dollari necessari saranno reperiti nel corso del 2021 e del 2022 tramite finanziamenti bancari e una sottoscrizione di capitale anche da parte dI TC Energy.
L’azienda ha anche spiegato che, una volta completato il nuovo oleodotto, il Governo dell’Alberta cederà le sue quote, mentre la stessa TC Energy procederà in un secondo momento a vendere sue azioni della pipeline sul mercato per raccogliere circa 1 miliardo di euro.
Il progetto originario dell’oleodotto Keystone XL è di oltre 10 anni fa, ma la sua realizzazione è stata lungamente ostacolata dall’opposizione dei proprietari terrieri delle aree interessate dal percorso della pipeline, da gruppi ambientalisti e dalle tribù di nativi locali. Inoltre, l’amministrazione Obama lo aveva bloccato.
Ora però l’avvio dei lavori sembra effettivamente un fatto certo, mentre la condotta – secondo il cronoprogramma annunciato da TC Energy – dovrebbe entrare in funzione nel corso del 2023.