Dopo investimenti complessivi per 2,4 miliardi di euro e una serie di stop-and-go nella fase di realizzazione, è ora stato completato, e presto entrerà in funzione, il nuovo gasdotto Tula Tuxpan, pipeline che collega gli Stati Uniti al Messico, con una capacità di 2.600 piedi cubi al giorno.
A portare avanti il progetto è stato il consorzio formato da Infraestruttura Marina del Golfo (IMG), TC Energy Corporation (ex Transcanada) e Infraestructura Energética Nova (IEnova). La posa del tratto offshore della condotta è stata affidata al contractor Allseas, che ha utilizzato le navi posatubi Calamity Jane, Tog Mor e la Solitaire, quest’ultima uno dei mezzi specializzati più grandi al mondo.
Per quanto riguarda il tratto terrestre della pipeline, che è lunga complessivamente 772 Km con un diametro di 42 pollici, la società incaricata della costruzione è stata l’italiana Bonatti, leader a livello internazionale in questo settore.
Questo nuovo gasdotto, il cui obbiettivo principale è quello di alimentare le centrali termoelettriche situate nelle località di Altamira, Tuxpan e la regione centrale del paese, consentirà al Messico di aumentare in modo importante la capacità di importare volumi di gas naturale a prezzi più competitivi, con il fine di soddisfare la crescente domanda generata nella zona centrale e settentrionale del paese.
Sia TC Energia che IEnova hanno riconosciuto la grande importanza dell’intermediazione del Governo del nuovo presidente Lopez Obrador, tanto per la partecipazione statale quanto per le difficili negoziazioni, che sono state necessarie per raggiungere un accordo per terminare questa importante infrastruttura energetica, che partendo dal fondale marino del Golfo del Messico raggiunge la città di Brownsville, in Texas, a quella messicana di Altamira, per proseguire verso Tuxpan, nello stato federale di Veracruz.