Nonostante l’epidemia di coronavirus in corso in tutto il mondo abbia costretto Tengizchevroil (TCO), il principale produttore di petrolio del Kazakistan, a rallentare parte dei lavori legati suo al maxi-piano di espansione da 45 miliardi di dollari, gli interventi sulla nuova rete di pipeline, parte di questo progetto, stanno procedendo regolarmente.
A confermarlo all’agenzia di stampa Reuters è un portavoce di Chevron: la corpoation americana, che è azionista di maggioranza di TCO con il 50% (la parte restante è suddivisa tra ExxonMobil, la russa Lukoil e l’azienda statale del Kazakistan ), ha fatto sapere che “gli aspetti più rilevanti del progetto proseguono, dalla costruzione delle nuove pipeline in Kazakistan alla realizzazione della componentistica in Corea del Sud, mentre ad essere state temporaneamente sospese a causa della pandemia di Covid-19 sono solo attività secondarie”.
I casi di contagio, in Kazakistan, sono al momento arrivati a circa 1.000 unità e, secondo la Reuters, hanno interessato anche diversi lavoratori presenti presso il giacimento Tengiz.
TCO ha quindi annunciato che, proprio in conseguenza dei contagi riscontrati tra la forza lavoro del contractor e dei vari subcontractor, “per garantire la sicurezza e minimizzare l’impatto della pandemia sulle attività di realizzazione del nuovo progetto, alcuni dei lavori in corso sono stati sospesi, e solo alcune delle attività fondamentali per lo sviluppo del progetto procederanno ugualmente”.