Ha completato il suo iter autorizzativo il Blatic Pipe, progetto che prevede la costruzione di un nuovo gasdotto sottomarino tra Norvegia, Danimarca e Polonia la cui posa è già stata affidata da Gaz-System – il gestore polacco delle rete del gas, che sta portando avanti l’iniziativa insieme alla danese Energinet.dk – al contractor italiano Saipem.
E’ stata la stessa Gaz-Systerm a comunicare ufficialmente che, con il via libera accordato dalla Svezia, nella cui ‘exclusive economic zone’ marittima passano 85 dei 275 km totali di cui si compone la condotta, si conclude l’intera procedura di autorizzazione per la nuova infrastruttura energetica. Negli obbiettivi dei promotori la pipeline dovrebbe consentire alla Danimarca e, sopratutto, alla Polonia, di importare direttamente il gas naturale estratto in Norvegia svincolandosi così dalla pluridecennale dipendenza dalla Russia.
“Questa decisione conferma che anche il Governo della Svezia ha riconosciuto l’importanza del progetto, non solo per la Polonia e la Danimarca, ma per tutta l’Unione Europea. Il Baltic Pipe rafforzerà la cooperazione tra gli stati membri e, sopratutto, ridurrà la dipendenza dalla Russia per quanto riguarda l’approvvigionamento di gas naturale” ha dichiarato il Presidente di Gaz-System Tomasz Stepien.
Le autorità di Polonia e Danimarca avevano già approvato il progetto, sia per i tratti onshore che per quelli offshore di rispettiva competenza e con questo ok della Svezia tutte le autorizzazioni sono state ottenute.
Secondo la schedula Saipem potrà iniziare i lavori di posa già nella seconda metà del 2020, mentre il completamento dell’opera è previsto entro l’ottobre 2022.
Data che – fa notare S&P Global Platts – non è stata scelta a caso, coincidendo con la scadenza dell’attuale contratto di fornitura di lungo termine in vigore tra la corporation energetica polacca PGNiG e il colosso Gazporm. La stessa PGNiG sarà infatti il principale utente del nuovo gasdotto Baltic Pipe, avendone già riservato per se 8,2 bcm di capacità annua, su 10 bcm totali.