A distanza di circa 4 anni e mezzo dall’avvio dei lavori, la costruzione della Trans Adriatic Pipeline – la porzione finale del Souther Gas Corridor che porterà in Italia e nel resto dell’Europa meridionale il gas naturale estratto in Azerbaijan – è ormai sostanzialmente completata.
Ad annunciato – con una nota ufficiale – è stata la società TAP AG (BP 20%, SOCAR 20%, Snam 20%, Fluxys 19%, Enagás 16% e Axpo 5%), che ha realizzato l’infrastruttura e che la gestirà non appena verranno avviate le operazioni commerciali, cosa che dovrebbe avvenire ormai a brevissimo.
TAP ha infatti spiegato che tutta la condotta è completa e che il gas è già tato immesso anche nel tratto che dal confine tra Grecia e Turchia raggiunge la stazione di ricezione italiana, in Puglia. Ora manca solo il punto di interconnessione tra il nuovo gasdotto (lungo complessivamente 878 Km) e il network nazionale italiano gestito da Snam Rete Gas, a cui si sta lavorando e che dovrebbe essere pronto entro la metà di novembre prossimo.
Nel frattempo, TAP sta finalizzando tutte le operazioni propedeutiche all’entrata in servizio del gasdotto, e sta offrendo sul mercato la capacità di trasporto della nuova infrastruttura.