E’ partito nei giorni scorsi il processo di privatizzazione di DEPA Commercial, una delle due divisioni in cui era stata precedentemente scorporata la gas utility pubblica greca DEPA.
Il Governo ellenico, con questa procedura, intende individuare un acquirente privato a cui cedere il 65% della società, che si occupa della vendita e delle distribuzione all’ingrosso e al dettaglio del gas naturale. Il 35% di DEPA Commercial resterà in mano a Hellenic Petroleum, la principale azienda di raffinazione petrolifera greca, ma potrà essere rilevato dal vincitore della gara in una seconda fase, in forza ad un diritto di opzione previsto della procedura di privatizzazione.
Le manifestazioni di interesse non vincolanti per la maggioranza azionaria di DEPA Commercial dovranno pervenire all’Hellenic Republic Asset Development Fund – l’ente statale greco che gestisce la privatizzazione di asset pubblici – entro il prossimo 6 marzo.
La cessione a privati di DEPA, che è stato – scrive l’agenzia di stampa Reuters – il principale importatore di gas naturale in Grecia, via pipeline e sotto forma di GNL, e anche il principale fornitore con 350.000 contratti retail nella sola area metropolitana di Atene, è stata decisa dal Governo ellenico sia per fare cassa (e rispettare gli impegni con le istituzioni finanziarie internazionali) sia per spingere verso una reale liberalizzazione del mercato energetico.
Per favorirne l’alienazione sul mercato, DEPA è quindi stata ‘spacchettata’ in due diverse società: da una parte la menzionata DEPA Commercial e, dall’altra, DEPA Infrastructure, cui compete la gestione dell’infrastruttura fisica, ovvero della rete di condotte per la distribuzione del gas ai clienti finali.
Il processo di privatizzazione del 100% di DEPA Infrastructure è stato avviato alla fine dello scorso anno e le prime offerte sono attese entro il 14 febbraio prossimo (tra i possibili interessati, è stato fatto più volte il nome dell’italiana Italgas).