Dal 15 novembre, a circa 4 anni e mezzo dalla cerimonia inaugurale dei lavori di costruzione a Salonicco, il nuovo gasdotto TAP – Trans Adriatic Pipeline è ufficialmente entrato in servizio.
A comunicarlo è la società TAP AG, partecipata da BP (20%), SOCAR (20%), Snam (20%), Fluxys (19%), Enagas (16%) e Axpo (5%), che ha promosso e realizzato l’infrastruttura lunga 878 km. Il TAP, attraversando la Grecia, l’Albania, il Mare Adriatico e l’Italia, costituisce il tratto europeo del Southern Gas Corridor, un sistema di pipeline che consente di distribuire sui mercati occidentali il gas naturale estratto in Azerbaijan.
Luca Schieppati, Managing Director di TAP, ha commentato: “Oggi, la nostra visione a lungo termine è finalmente diventata realtà. Sono estremamente orgoglioso di questo risultato, reso possibile, in primo luogo, dalla dedizione e dall’impegno delle donne e degli uomini di TAP, dalla solida fiducia e dal sostegno continuo dei nostri azionisti, di tutti i governi presenti lungo la catena del valore e dell’Unione Europea, così come dei fornitori e degli appaltatori che hanno lavorato al progetto. In qualità di nuovo Transmission System Operator che opera in conformità con le migliori pratiche e standard del settore, TAP consente di raggiungere un doppio obiettivo: l’apertura di una nuova rotta dell’energia affidabile e sostenibile e la disponibilità di una nuova fonte di gas che raggiungerà milioni di utenti finali europei nei decenni a venire”.
Murad Heydarov, presidente del consiglio di amministrazione di TAP, ha aggiunto: “Il Southern Gas Corridor apre la via per l’approvvigionamento di gas naturale dall’Azerbaigian all’Europa ed è uno dei sistemi più moderni e affidabili attualmente disponibili per il trasporto di energia. Componente essenziale dei 3.500 km del corridoio, TAP garantisce all’Europa una fornitura strategica e competitiva in grado di rafforzarne la sicurezza energetica. Allo stesso tempo, TAP offre un contributo all’obiettivo dell’Unione Europea di realizzare un mercato energetico integrato e di mettere a disposizione un mix energetico sostenibile, sicuro e diversificato per la transizione energetica in corso”.
La società, nella sua nota, fornisce quindi alcuni numeri di particolare rilevanza relativi al progetto e alla nuova infrastruttura energetica: il gasdotto si sviluppa attraverso la Grecia (550 km) e l’Albania (215 km), passa sotto il mare Adriatico (105 km) e termina in Italia (8 km). Circa 55.000 condotte sono state posate lungo il percorso, che ha raggiunto un’altitudine di 2.100 metri nelle montagne albanesi e una profondità di 810 metri nel mare Adriatico. Oltre 50 milioni di ore-uomo lavorate e circa 140 milioni di chilometri percorsi senza incidenti di rilievo. Un ‘project financing’ da 3,9 miliardi di euro.