Dopo aver già ottenuto nell’ottobre 2019 circa 200 milioni di euro in crediti a breve termine da una serie di banche, ora Bulgartransgaz, la compagnia di stato della Bulgaria che gestisce la rete nazionale dei gasdotti, è alla ricerca di altri 450 milioni di euro, anch’essi destinati a finanziare il Balkan Stream.
La nuova pipeline già in fase di costruzione, che ha un costo complessivo di circa 1,1 miliardi di euro e dovrebbe entrare in funzione entro la fine di quest’anno, metterà in collegamento il confine meridionale tra Bulgaria e Turchia con quello occidentale tra la stessa Bulgaria e la Serbia. Il suo scopo sarà quello di trasportare il gas russo in arrivo con il TurkStream, costituendo un’ideale prosecuzione di quest’ultima infrastruttura energetica che consentirà a Mosca di far arrivare il suo metano in Bulgaria, in Serbia e, da lì, anche in Ungheria.
Bulgartransgaz ha una serie di scadenze a breve termine: secondo quanto comunicato dalla stessa azienda e riportato dall’agenzia Reuters, infatti, la corporation statale bulgara deve pagare la compagnia saudita Arkad, a cui è stata appaltata la costruzione del Balkan Stream, e anche una società bulgara che fornirà e installerà due stazioni di compressione del gas lungo il percorso della pipeline.
Le banche che dovessero essere interessate a prendere parte a questa seconda tranche di finanziamento, costituita da prestiti a 6 anni con un interesse del 3,9%, potranno sottoporre a Bulgartransgaz le loro offerte entro la fine del mese prossimo.