Come previsto, il nuovo gasdotto Balticconnector, pipeline bidirezionale che collega Finlandia ed Estonia – lunga 152 Km (di cui 21 Km in Finlandia, 77 Km offshore e 54 Km in Estonia), con una capacità di 7,2 milioni di metri cubi al giorno – ha iniziato le attività commerciali lo scorso 1° gennaio.
A darne conferma è la Commissione Europea, che in una nota ricorda come l’infrastruttura, cofinanziata da Bruxelles tramite fondi CEF essendo considerata un Project of Common Interest (PCI), porrà fine all’isolamento della Finlandia rispetto al mercato continentale del gas naturale e aiuterà anche a rendere più sicuro l’approvvigionamento del combustibile in tutta la regione.
“La pipeline Balticconnector è un progetto energetico strategico per tutte la regione” ha infatti dichiarato il commissario europeo per l’Energia Kadri Simson. “Non solo mette in connessione i mercati del gas di Finlandia ed Estonia, ma fornisce anche un maggior numero di opzioni di approvvigionamento per il sistema energetico del Baltico nel suo complesso. Il progetto è una concreta espressione di cooperazione europea”.
L’opera ha ricevuto nel 2016 187,5 milioni di euro di finanziamenti europei per coprire il 75% dei costi di costruzione, il livello massimo consentito dalla normative UE.