La Serbia ha annunciato il completamento di una nuova interconnessione con la Bulgaria che consentirebbe al paese di diversificare le proprie forniture di gas, riducendo così la dipendenza dalla Russia.
All’inaugurazione erano presenti i presidenti di entrambi i paesi balcanici a testimonianza di un importante risultato di cooperazione nel contesto geopolitico.
Il gasdotto collegherà le città di Novi Iskar (BG) a Nis (SR) attraverso il punto di confine di Dimitrovgrad, per una lunghezza totale di circa 170 Km. La capacità stimata si aggira intorno a 1,8 miliardi di metri cubi di gas all’anno, ovvero il 60% del fabbisogno annuale del paese.
Il progetto si inserisce nel programma PCI dell’Unione Europea da cui ha ricevuto oltre 83 milioni di euro di finanziamenti.
Il commissario per l’Energia, Kadri Simson, ha dichiarato: “Il completamento dell’IBS rappresenta una pietra miliare importante per la strategia di diversificazione serba e per la cooperazione regionale nel gruppo ad alto livello del CESEC, nonché un’altra storia di successo per la politica infrastrutturale dell’UE. Vorrei congratularmi con gli sviluppatori del progetto e i governi di Bulgaria e Serbia, per la loro efficace collaborazione e per aver completato il progetto in circostanze difficili“.
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