Dopo i ritardi relativi alla posa del tratto afgano, procedono ora il lavori di costruzione del nuovo gasdotto TAPI (Turkmenistan-Afghanistan-Pakistan-India), pipeline lunga 1.800 Km che trasporterà in India il gas naturale estratto in Turkmenistam attraversando Afghanistan e Pakistan.
Lo he dichiarato – nel corso di un incontro con l’Economic Journalist Association Forum (EJAF) svoltosi a Islamabad – l’ambasciatore del Turkmenistan in Pakistan Atadjan Movlamov, sostenendo che per il Paese che lo ospita questa nuova infrastruttura, realizzata dalla compagnie energeticHE nazionali degli Stati coinvolti, sarà un ‘game-changer’ in termini di sviluppo economico.
Movlamov ha spiegato che “la pipeline è nella sua fase di implementazione pratica”, e che il Turkmenistan ha finalizzato gli accordi con il Governo del Pakistan, contando di poter avviare a brevissimo i lavori per questo tratto della condotta, che dovrebbero richiedere circa un anno.
L’ambasciatore ha poi ribadito l’importanza del gasdotto per l’economia del Pakistan, che potrà beneficiare, come l’Afghanistan, di introiti derivanti dalle tariffe di transito per diversi miliardi di dollari. Inoltre, la possibilità di avere stabili e costanti approvvigionamento di gas naturale porterà vantaggi essendo la power generation con il metano più economica di quella alimentata a carbone, diesel e gas oil. Infine, i benefici saranno determinanti anche dal punto di vista climatico, poiché l’utilizzo di gas naturale al posto di altri combustibili fossili riduce l’impatto ambientale dei processi di generazione elettrica.
Il tema dell’ambiente assume particolare importanza alla luce del fatto che, attualmente, Pakistan e India sono tra i principali produttori mondiali di CO2 e insieme generano il 7,5% di tutta l’anidride carbonica prodotta globalmente.