Tutti positivi i principali indicatori economici del bilancio 2019 di Snam: l’azienda italiana che gestisce la rete nazionale di gasdotto – e che, per dare il suo contributo a fronteggiare l’attuale emergenza coronavirus, ha stanziato 20 milioni di euro in favore del sistema sanitario e degli operatori del terzo settore – ha infatti chiuso l’ultimo esercizio con un utile netto adjusted pari a oltre 1 miliardo di euro, in crescita dell’8,2% rispetto al dato del 2018.
Aumentati anche i ricavi totali, che nel 2019 hanno raggiunto i 2,6 miliardi di euro, il 3% in più dell’anno precedente, così come l’EBITDA adjusted è aumentato del 3,5% a 2,16 miliardi di euro.
Nel corso del 2019 gli investimenti tecnici sono stati pari a 963 milioni di euro, di cui 172 milioni di euro di investimenti in innovazione e transizione energetica (SnamTec), in linea con quanto previsto, mentre l’indebitamento finanziario netto, al 31 dicembre dello scorso anno, ammontava a 11,92 miliardi di euro, rispetto agli 11,54 miliardi del 31 dicembre 2018.
“Il 2019 è stato per Snam un anno di forte accelerazione sulla transizione energetica: abbiamo sperimentato, tra i primi al mondo, l’immissione di idrogeno nella nostra rete di trasmissione, destinato oltre il 20% degli investimenti del piano al 2023 all’innovazione e ai nuovi business nell’efficienza energetica, mobilità sostenibile e biometano, anche grazie alle recenti acquisizioni” ha dichiarato, commentando i dati, CEO dell’azienda Marco Alverà. “Abbiamo lanciato nuovi standard per l’acquisto di materiali che renderanno la rete Snam ‘hydrogen ready’, garantendo alle nostre infrastrutture un ruolo sempre più centrale nel percorso di decarbonizzazione”.
“Il positivo andamento della gestione operativa, la riduzione degli oneri finanziari e i maggiori proventi da partecipazioni – ha quindi aggiunto Alverà – ci hanno permesso di proseguire il percorso di crescita dei risultati e remunerazione degli azionisti. Il nostro orizzonte è il lungo periodo: siamo impegnati a integrare sempre più i fattori ESG nel business e a lavorare nell’interesse di tutti gli stakeholder, come dimostrano i piani per la riduzione dell’impatto ambientale delle nostre attività per oltre il 40% al 2030 e le numerose iniziative avviate per contribuire allo sviluppo economico e sociale dei territori nei quali operiamo”.