I rappresentanti sindacali e i dirigenti delle società energetiche statunitensi si sono riuniti nuovamente senza raggiungere un accordo sul nuovo contratto di lavoro che coinvolge 30.000 lavoratori statunitensi nelle raffinerie di petrolio e oleodotti del paese.
I negoziati sono stati sospesi di comune accordo per continuare le trattative in un secondo momento, dopo che il sindacato ha rifiutato un accordo che la compagnia Marathon ha definito la sua offerta migliore per risolvere questo problema.
Secondo il comunicato del sindacato l’ultima offerta includeva un aumento di stipendio del 9% e un contratto di 3 anni, mentre la prima offerta prevedeva un incremento del 3% in tre anni.
Se non si dovesse raggiungere un accordo, lo sciopero annunciato dal sindacato complicherebbe le operazioni di 12 raffinerie, tre impianti petrolchimici e alcuni gasdotti.
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