In previsione di un mancato, o quantomeno ritardato, rinnovo del contratto di transito dal gas russo attraverso l’Ucraina, il Governo di Kiev si è mosso rapidamente per aprire una rotta di approvvigionamento alternativa, rivolta a sud.
Il nuovo operatore ucraino della rete nazionale del gas GTSO e la sua controparte rumena Transgaz hanno infatti firmato un accordo di interconnessione, che consentirà la gas di fluire dalla Romania verso Nord in Ucraina e in Moldova, presso il punto di interconnessione di Isaccea-Orlovka, a partire dal prossimo 1 gennaio.
L’accordo consentirà a tutti i fornitori di trasportare gas senza difficoltà attraverso questa nuova rotta, dal Sud Europa e dalla Turchia, passando per Bulgaria e Romania, fino all’Ucraina e quindi alla Moldova, secondo quanto riferito dalla stessa GTSO in una nota.
La capacità disponibile sulla rotta Ucraina-Romania sarà di 17,8 milioni di metri cubi al giorno, mentre altri 15,8 metri cubi al giorno saranno disponibili nella direzione inversa.
Già nel corso dei prossimi giorni verrà bandita la prima asta per l’assegnazione della capacità disponibile al punto di interconnessione Isaccea-Orlovka.