Dopo un calo relativamente contenuto nel 2020, le cui ragioni sono direttamente connesse alla pandemia di Covid 19, il mercato globale del gas naturale tornerà a riprendersi quest’anno conservando tuttavia forti elementi di incertezza, specie riguardo le dinamiche di prezzo.
Sono questi alcuni dei principali temi presi in considerazione dalla IEA (International Energy Agency), nel suo recente Outlook sul primo trimestre del 2021, consultabile integralmente sul sito internet dell’agenzia.
Riguardo allo scorso anno, la IEA registra un calo del 2,5%, ovvero 100 billion cubic metres (bcm), della domanda globale di gas. Ma, nonostante questo rallentamento, la domanda di gas per generazione elettrica si è dimostrata resiliente anche in conseguenza dello switch di molti impianti dal carbone al metano per motivi ambientali, mentre la supply chain globale si è rivelata molto flessibile e quindi in grado di assorbire efficacemente la variazioni della domanda.
Il processo di globalizzazione del trading di gas naturale non si è interrotto, anzi è proseguito portando ad un mercato maggiormente liquido, a fronte però di prezzi della commodity che nel 2020 hanno toccato un record negativo e sono rimasti poi altamente volatili.
In questo contesto, l’azione combinata dalla pandemia di coronavirus e degli alti livelli di scorte hanno portato ad una sospensione temporanea di nuovi investimenti, mentre si sono verificati in tutto il mondo diversi interventi di riforma dei mercati del gas, verso modelli maggiormente trasparenti e orientati al consumatore.
Per quanto riguarda il 2021, la IEA riferisce che l’anno si è aperto con un ‘rally’ dei prezzi sia in Asia che in Europa, con una crescente domanda invernale che ha assorbito parte dell’offerta, ma questa impennata non è destinata a protrarsi nel tempo oltre l’effetto della stagione più rigida, poiché i fondamentali del mercato del gas naturale, per l’anno appena iniziato, si confermano fragili.
Secondo l’analisi dell’agenzia internazionale, infatti, la domanda globale di gas quest’anno tornerà a crescere raggiungendo nuovamente i livelli del 2019, mantenendo tuttavia un elevato grado di incertezza circa la dinamiche che questa traiettoria seguirà, specie nella relazione tra mercati in rapido sviluppo e regioni più ‘mature’. Restano poi diversi elementi difficilmente prevedibili legati agli specifici settori di utilizzo del gas naturale, che saranno influenzati dal tasso di switching da fonti più inquinanti al metano, dalla più o meno rapida (o lenta) ripresa economica generale e anche dalle condizioni climatiche.