Gli Stati Uniti faranno tutto quanto in loro potere affinché il gasdotto russo Nord Stream 2 non costituisca una minaccia per la sicurezza dell’Europa, ma hanno bisogno di più strumenti per riuscirci. E’ quanto dichiarato nei giorni scorsi dal Segretario di Stato USA Mike Pompeo.
Come noto, il Nord Stream 2, che deve essere completato nel suo ultimo tratto, nell’offshore della Danimarca (che recentemente ha dato il suo via libera), consentirebbe di raddoppiare la capacità della Russia di esportare gas in Germania, e quindi in tutto il Vecchio Continente, attraverso il Mar Baltico. Una rotta, già percorsa dal gasdotto Nord Stream, che permette a Mosca di raggiungere i mercati europei bypassando l’Ucraina e risparmiando così miliardi di dollari in tariffe di passaggio. Ma gli USA temono che questa infrastruttura renderebbe l’Europa ancor più dipendente dalla Russia di quanto già non sia, senza contare che gli Stati Uniti hanno iniziato a esportare GNL e puntano proprio alla Germania e agli altri Paesi del continente come mercato di sbocco per il loro prodotto.
Il Governo di Washington è fermamente intenzionato a contrastare questo ulteriore legame tra Russia ed Europa e ha giù comminato una serie di sanzioni economiche, che tra l’altro hanno avuto come effetto l’uscita di scena del contractor svizzero Allseas, a cui inizialmente erano stati affidati i lavori di posa della condotta da Gazprom (l’azienda statale russa ora dovrà finire da sole l’installazione della pipeliene), ma parlando alla Commissione Relazioni Internazionali del Senato, Pompeo ha detto che “servono più strumenti. Noi siamo pronti a utilizzarli, ma siete voi (il Parlamento; ndr) a doverceli fornire”.