Secondo alcuni esperti l’oleodotto internazionale di 1290 chilometri di lunghezza e 48 pollici di diametro potrebbe danneggiarsi a causa dello scongelamento del “Permafrost” o permagelo, lo strato di terra e ghiaccio sul quale poggiano le strutture di sostegno dell’oleodotto.
Può trasportare due milioni di barili al giorno dalla baia di Prudhoe al terminal marittimo di Valdez, dove il petrolio viene caricato su petroliere e circa 600 km dell’oleodotto sono sollevate su 78.000 supporto metallici ancorati nel permafrost.
Sebbene il portavoce di Alyeska Pipeline Service, un’associazione di compagnie petrolifere che gestisce l’oleodotto, ha rifiutato di commentare l’informazione, ma ha affermato pubblicamente che l’eventuale scongelamento del permafrost era stato previsto nel progetto originale.
Secondo alcuni esperti lo scongelamento sta causando la torsione e la piegatura di alcuni sostegni che reggono la conduttura.