Petrobras, la principale compagnia petrolifera brasiliana, prosegue col suo piano di dismissione di asset esteri per fare cassa e arginare i contraccolpi dovuti al crollo dei consumi dei mesi scorsi.
Questa volta è il turno dell’Uruguay, dove attraverso la filiale Petrobras Uruguay Sociedad Anónima de Inversiones (PUSAI), ha firmato un contratto con DISA Corporacion Petrolifera, per la vendita di tutte le sue partecipazioni nel Paese. Il valore complessivo di questa operazione è di 62 milioni di dollari, che si pagheranno in due tranche, la prima di sei milioni alla firma del contratto, e la seconda di 56 milioni si realizzerà alla fine della transazione.
La chiusura di questa nuova operazione sarà comunque soggetta a una serie di verifiche in base alle normative finanziarie dell’Uruguay, oltre all’approvazione da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
Il Consiglio di Amministrazione di Petrobras ha approvato questa cessione con il fine di ottimizzare i propri bilanci compromessi dalla caduta dei consumi degli ultimi mesi, e migliorare il rendimento dell’azienda a breve termine. Le risorse ricavate dalla vendita degli attivi in Uruguay saranno investite per continuare le operazioni di upstream stabilite nel nuovo piano annuale nei giacimenti offshore del Pre-Sal.
Secondo i dati forniti da Petrobras, in Uruguay la compagnia era concentrata nel mercato della distribuzione di combustibili e oli lubrificanti attraverso una rete formata da 90 stazioni di servizio, 16 magazzini, un terminal per la logistica dedicato allo stoccaggio di oli lubrificanti, un impianto per la produzione di jet-fuel e una rete per la distribuzione di fertilizzanti liquidi attraverso due terminal marittimi.