Fincantieri e Saipem hanno siglato in data odierna un importante MoU per valutare nuove opportunità di collaborazione commerciale ed industriale nel campo della robotica sottomarina, della sorveglianza e del controllo delle infrastrutture critiche subacquee.
Con questo Memorandum, firmato nella sede dello Stato Maggiore della Marina Militare a Palazzo Marina, i due partner mirano a rafforzare la propria leadership nella dimensione subacquea, la cui centralità strategica è sempre più evidente nel contesto geopolitico odierno.
In base all’accordo, Fincantieri integrerà le proprie navi di superficie e sottomarini con il programma di sviluppo dei droni “Hydrone” lanciato nel 2015 da Sonsub, il centro di eccellenza di Saipem dedicato alle tecnologie sottomarine.
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Questi particolari droni subacquei, progettati e industrializzati fra Marghera e Trieste, sono in grado svolgere attività di intervento ed ispezione da remoto a una profondità massima di 3.000 metri, garantendo così il corretto funzionamento delle infrastrutture energetiche offshore.
Saipem è la prima società al mondo ad aver qualificato e commercializzato questa tipologia di soluzione.
Il primo impiego risale al 2019 presso il campo Njord Field, nell’offshore norvegese, nell’ambito dell’accordo da 40 milioni di euro siglato con Equinor.
“Fincantieri si è posta al centro dei programmi di sviluppo della filiera dell’Underwater” – riporta il comunicato – “con opportunità di business estremamente promettenti, anche grazie alla capacità di guidare un’efficace integrazione tra l’industria della Difesa e quella civile. Il Gruppo ha costruito dal 1929 ad oggi 180 sommergibili, di cui 105 nel cantiere navale del Muggiano”.
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