Open Grid Europe ha annunciato che nel corso di novembre inizieranno le prime sperimentazioni del suo nuovo gasdotto Zeelink, recentemente completato e il cui avvio delle attività commerciali è previsto a marzo 2021, salvo ritardi conseguenti agli effetti della pandemia di coronavirus.
Questa nuova pipeline, costata circa 600 milioni di euro, è il frutto di una joint-venture tra la stessa Open Grid Europe, che ne detiene il 75%, e Thyssengas (25%), quest’ultima responsabile della progettazione e della costruzione della condotta, iniziata ad aprile del 2019.
L’infrastruttura, lunga 215 Km e in grado di trasportare 26,4 milioni di metri cubi di gas al giorno, parte da Lichtenbusch, sul confine tra Belgio e Germania, e arriva fino alla città di Legden, nel Nord Reno Westfalia.
Una volta in funzione, la pipeline consentirà al mercato della Germania nordoccidentale di disporre di un accesso diretto al terminal per l’import di gas naturale liquefatto Zeebrugge LNG, situato in Belgio.
Secondo la testata specializzata ‘Pipeline Journal’, il nuovo gasdotto Zeelink è un elemento essenziale degli sforzi del Governo tedesco di convertire la rete operativa nel nord del Paese da gas a basso potere calorifico originario del vicino giacimento Groningen, in Olanda, a gas ad alto potere calorifico importato da Qatar, Stati Uniti e Nigeria, sbarcato sotto forma di GNL presso il terminal belga, rigassificato e quindi distribuito via condotta in Germania grazie a questa nuova pipeline.