Sono passati quasi due mesi tra l’annuncio dell’arrivo della nave nella zona, per le prove in mare propedeutiche all’entrata in servizio, e il suo effettivo coinvolgimento nelle attività di posa dell’ultimo tratto del gasdotto Nord Stream 2 in acque territoriali danesi. Ma ora è stata la stessa Nord Stream 2 AG – controllata del gruppo russo Gazprom – a confermare che la Adakemik Cherskiy è effettivamente al lavoro, al fianco della Fortuna, altra nave posatubi battente bandiera russa, ma decisamente più datata e meno efficiente.
La Adakemik Cherskiy, che da molti mesi stazionava nel proto tedesco di Wismar, il 4 marzo scorso si era spostata a Kaliningrad per l’avvio delle prove in mare, come ufficialmente comunicato a suo tempo da Nord Stream 2, ormai costretta a completare in proprio l’installazione dell’ultima porzione sottomarina della pipeline, dopo che le sanzioni americane avevano costretto alla ‘fuga’ il contractor svizzero Allseas a dicembre 2019. Dal tono della comunicazione di inizio marzo, sembrava a che la Adakemik Cherskiy avrebbe dovuto iniziare il suo lavoro di lì a qualche giorno, ma l’annuncio ufficiale della sua entrata in servizio, al fianco della Fortuna (che è al lavoro dallo scorso febbraio), è arrivato soltanto oggi (27 aprile; ndr).
Uno sviluppo che, tuttavia, dovrebbe consentire a Gazprom di accelerare notevolmente le operazioni di posa del gasdotto: mentre la Fortuna ha infatti un antiquato sistema di posizionamento ad ancore, la Adakemik Cherskiy è dotata di un ben più moderno sistema di ‘dynamic positioning’ che le consente una produttività molto maggiore. La due navi posatubi, comunque, continueranno a lavorare una affianco all’altra, come confermato dalla stessa Nord Stream 2 nella sua nota.
Proprio in ragione delle sue caratteristiche tecniche e della presenza nel Mare del Nord, per tutto il 2020 molti osservatori ritenevano che sarebbe stata proprio la Adakemik Cherskiy a riprendere il lavoro di posa della condotta là dove la Pioner Spirit di Allseas lo aveva interrotto. Previsione che si era poi rivelata almeno parzialmente errata quando la prima posatubi russa ad intervenire nella zona era stata la Fortuna, e poi avveratasi soltanto in questi giorni con l’entrata in servizio della più moderna unità connazionale.
Alla luce dell’attuale assetto dei suoi mezzi operativi, Gazprom ha recentemente comunicato che intende completare l’installazione del Nord Stream 2 entro la fine della prossima estate.